Il romanzo narra con ironia del fallito tentativo da parte dei rivoluzionari Michail Bakunin e Carlo Cafiero di realizzare un’insurrezione anarchica a Bologna nel 1874.
Il rivoluzionario anarchico russo Michail Bakunin, dipinto dall’autore come un utopista estroverso e pittoresco, giunge da esule a Locarno in Svizzera, assistito economicamente dal rivoluzionario italiano Carlo Cafiero. I due anarchici acquistano una tenuta agricola, La Baronata per far credere alle autorità il loro ritiro dall’attività rivoluzionaria e, nello stesso tempo, autofinanziare la rivoluzione e accogliere gli esuli politici in Svizzera.