Storia autobiografica dell’autrice: trattenuta nelle carceri malesi per anni, prima condannata a morte e poi assolta e rilasciata. Beatrice è una ragazza che vive il sogno di libertà degli anni ’60-’70. Scappa da una piccola realtà francese per viaggiare nel mondo con quel sentimento che ha accomunato molti della sua generazione. Fermata alla frontiera malese per spaccio di droga (reato punito in Malesia con la pena capitale), la ragazza scopre di essere stata ingannata da un uomo che l’ha usata per trasportare eroina in Europa. Viene incarcerata e, in quest’opera, racconta la sua sopravvivenza nelle carceri, la sua convivenza forzata con le donne del luogo a loro volta incarcerate e la sua lunghissima trafila giudiziaria. La narrazione è veloce non annoia. L’autrice racconta con decisione anche gli aspetti più personali e degradanti di un’esperienza terribile.
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La prova: 20 anni condannata a morte in Malesia
Storia autobiografica dell’autrice
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